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08 agosto 2006

Una risoluzione che non si poteva accettare

Se vi erano ancora dubbi sullo scopo della guerra di Israele contro il Libano, la risoluzione Onu pubblicata in questi giorni che richiede la "cessazione delle ostilità " dovrebbe definitivamente dissiparli. Questa risoluzione, che si atteggia più a comunicato, è un documento redatto in maniera del tutto unilaterale da una rappresentanza della coalizione americo-israeliano. È stato infatti sottoposto ad approvazione degli Stati Uniti un elenco di richieste come se fossero emendamenti, cosicchè l'approvazione di Israele sembrerà un gesto in nome della pace mentre il Libano e gli Hizbullah, ad un rifiuto, saranno considerati terroristi, negando ogni tentativo di mettere fine alle ostilità. Questa risoluzione così come è scritta è una vera trappola per gli Hizbullah e per lo stesso Libano, perché il suo rifiuto giustificherà l'occupazione da parte d'Israele del Libano meridionale, da cui poi avanzare verso l'Iran, e probabilmente verso la Siria.

Il nodo principale della questione sarà quella che obbligherà gli Hizbullah a interrompere il fuoco per iniziare poi un processo di disarmo, mentre le forze israeliane ancora staranno occupando il territorio libanese. Inoltre tale decisione permetterà comunque ad Israele di continuare le sue operazioni militari per scopi difensivi, in particolare sulla striscia di Gaza o nella regione occidentale. Sarà in ogni caso facile per Israele controllare un paese piccolo come il Libano, senza un esercito ufficiale e diviso in molte sette, disposte a collaborare con le forze invasive se ben pagate. L'obiettivo sarà proprio rompere la solidarietà che si è creata tra le varie etnie, con una guerra civile, semmai finanziando la setta sciita con i cd. "missili intelligenti".
Israele ha poi chiesto che vengano rimosse le basi di Shaba, ma tale proposta sarà sicuramente respinta dall'America, il trasferimento della forza armata in capo del governo libanese e poi l'incursione dell'UNIFIL, e dell'ONU. Inoltre è stato richiesto di istituire un embargo internazionale ed esplicito sui trasferimenti a Hezbollah. Infine si è proposto di rimuovere l'autorità delle "operazioni militari offensive di Israele."Hizbullah ha capito benissimo che la proposta di autorizzare un contingente di forze di pace non è altro che una trappola e sarà disposto anche ad uccidere questa forza straniera, ottenendo però come risultato l'avere l'intera comunità internazionale contro. La risoluzione è stata intenzionalmente concepita per non essere accettata da Hizbullah, che certo non può consentire una vera a o propria invasione da parte di Israele: il Libano deve rifiutare e poi deve essere attaccato.
Questo è un vero crimine, invisibile e non esistente sui nostri codici, ma pur sempre una piaga per gli Stati. Quest'evento ricorda molto , quanto è accaduto con l'arresto di Milosevic, quando si rifiutò di accettare un documento che legittimasse la penetrazione in tutto il territorio della Bosnia delle forze ONU, perché necessarie solo nel Kosovo. Dinanzi a queste manovre infime, non si può fare altro che continuare la guerra, considerando che hanno ucciso già 300 bambini.

Hizbullah, accettando o rifiutando la tregua, verrà comunque colpito da ritorsioni che si traducono in un'aggressione "difensiva" israeliana, per giungere al vero obiettivo, che è l'Iran. Infatti le parole di minaccia e di sfida del presidente suicida non sono mancate: il suo obiettivo e proprio quello di cancellare i sionisti dalla terra araba.
L'Ambasciatore dell'ONU per la Francia, ha infatti già detto che l'ONU dovrà dunque decidere una tregua nel Medio Oriente, e una volta rivisto il documento sarà sottoposto di nuovo alla Lega araba che sta rappresentando il Libano, in assenza di una loro rappresentanza in seno al consiglio di sicurezza. Solo in questa occasione si è assistito al sollevamento degli Stati arabi che sino ad oggi sono rimasti nel completo silenzio, senza rilasciare alcuna posizione ufficiale e lasciando parlare per loro delle truppe irregolari.
Intanto Bush nega in maniera categorica l'arretramento delle truppe dal libano meridionale, per evitare che si posso riarmare: forse, più che altro, si vuole evitare che si riarmi da qualcuno diverso dall'esercito americano, forse russo.
Mentre l'azione militare pare evolvere, dal punto di vista politico il popolo di Israele sta premendo per un atteggiamento più forte nei confronti delle regioni da cui provengono i razzi, come ad esempio un'azione militare anche nucleare, che annienti gli stabilimenti, ma anche le persone, è bene non dimenticarlo. C'è tuttavia un'altra variabile da non escludere, derivante dalla manovra speculativa delle società petrolifere per dare un piccolo incentivo alla guerra, e arrivare ad accorciare i tempi che vedono l'inizio di un attacco all'Iran. La British Petroleum ha infatti chiuso il giacimento dell'Alaska, provocando un rimbalzo del prezzo del petrolio prossimo agli 80$, mettendolo così sulla strada dei 100$. L'America sarà costretta ad attaccare se non vuole cadere nella crisi energetica e nella recessione economica che darebbe un grande smacco alla sua potenza indiscussa.
Ancora una volta, il nostro destino è rimesso nelle mani di questi Baroni Ladroni che muovono pedine e sollevano conflitti solo per fomentare una guerra che consentirà loro di reggere il vecchio sistema capitalistico.