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05 dicembre 2006

Propaganda e messinscene prelettorali per ingannare i cittadini


Mentre il popolo italiano scende in piazza, rispondendo al richiamo di dire "no" in maniera incondizionata alla finanziaria e ad un governo di tasse, il popolo centrista si innalza come vincitore e si presenta come alternativa elettorale, come una vera vigilia elettorale.
Sembra ormai che ci avviciniamo ad una disfatta politica e governativa, e quella che doveva essere una manifestazione contro la finanziaria si è trasformata in un comizio elettorale della Casa della Libertà che è diventata la grande coalizione di centro-destra, raccogliendo al suo interno ogni tipo di schieramento in nome del Bene e dell'Amore del Paese.

È ormai chiaro in realtà che questa classe politica non ci rappresenta più, sono l'espressione del fallimento della politica italiana, e ci hanno portato ad una situazione talmente ridicola, arrivata ad un livello di degrado tale che non ha nulla da invidiare a paesi con elevata corruzione.
Ascoltando il comizio di Berlusconi, si ha l'impressione che sia una predica, come se lui fosse un pastore, mentre Fini ripeteva continuamente quel "se noi…se noi", per lanciare questo loro programma elettorale alternativo. Si propongono come una coalizione forte e come soluzione all'ingovernabilità e all'instabilità politica, che è invece provocata non da una debolezza interna ai partiti ma da forze esterne che fanno ricorso ad armi non convenzionali per abbattere l'iniziativa politica.Il caso della Commissione Mitrokhin ha infatti come scopo quello di scatenare un grande clamore intorno alle più alte cariche dello Stato, che, sebbene si stiano muovendo per fermare l'emorragia delle diffamazioni e delle informazioni provenienti dalle intercettazioni, ben poco potranno fare per fermare questa macchina da guerra che si arresterà solo quando si raggiungerà l'obiettivo di fondo. Possono rivoluzionare e sostituire tutti i vertici dei servizi, possono far trasferire procuratori o giudici, ma nulla cambierà sostanzialmente perché non si può distruggere un sistema così complesso e invisibile. Loro stessi in tali situazioni non sanno come reagire, perché sono psicologicamente legati ad uno status quo, a un ruolo che non riescono ad abbandonare, considerando che sono dei codardi fermamente attaccati alle poltrone.

Dinanzi all'attuale stato di cose,stanno sfruttando quel malessere sociale che si sarebbe venuto a creare comunque considerando lo Stato dell'economia italiana dopo decenni di mal governo e di saccheggi alle imprese italiane, con una politica economica votata all'aumento delle tasse e al taglio dei servizi pubblici. La casa delle Libertà si presenta come sempre, con un programma di stampo populista ritoccato da sottili tecniche di marketing, per dare agli elettori italiani un prodotto che rimane nella mente, con delle idee stardardizzate e vaghe, e un buon motivetto per conquistare nemici ed elettori.
In realtà, qualunque sia il partito o le persone che siedono al governo non potranno che ripetere le stesse parole, gli stessi slogan nelle medesime bandiere, con migliaia di diversi nomi per lo stesso partito. Casini, esempio, con le sue 15 differenti "democrazie cristiane" ha acculato solo campagne legali per la titolarità del marchio, tanto che ogni tesserato ha una qualche crisi di identità e non capisce più quale sia il suo partito.

Molto probabilmente cambieranno solo le parole perché i consulenti e le commissioni di studio di supporto alla stesura di leggi e provvedimenti operano al di sopra della politica, seguono direttive ed obiettivi di programmazione economica europea.
Questo perché le decisioni politiche non derivano da intuizioni di uomini di Stato, ma dalle statistiche, cioè da programmi computerizzati e da commissioni di consulenza che seguono una scuola politica ed economica ben determinata, che segue una sempre una certa scuola di pensiero.
Non è questo governo ad essere fallito, bensì tutto il mondo della politica perché quelli che dovrebbero essere rappresentanti del popolo sono in realtà dei personaggi ipocriti e arrivisti, fanno parte del sistema che usura il popolo e per la loro infima natura diplomatica non sceglieranno mai il contrasto con l'altra fazione politica, bensì sempre un tacito accordo. Per anni pratiche come l'anatocismo hanno usurato l'economia, e nessuno ha mai alzato un dito o una voce, se non per "un decreto salava banche" che ha profondamente ferito gli italiani senza che questi se ne siano accorti. Hanno distrutto intere famiglie di imprenditori pregiudicando il futuro dell'imprenditoria italiana familiare, centinaia di persone sono state additate come insolventi, e poi abbandonate a loro stesse nel fallimento, ai margini della società, e la politica non è riuscita a fermare una prassi bancaria che nel silenzio uccideva le persone. I centristi, coloro che si definiscono democratici, hanno saputo solo stringere alleanze e patti di voto, chiudendo poi gli occhi dinanzi alle vere decisioni: se oggi siamo in queste condizioni molto è dovuto a questo loro comportamento indolente e menefreghista, tipico delle vacche grasse.

Parlano di "eguaglianza e fratellanza" da una parte, e dall'altra premono per la ratifica della Costituzione Europea, al cui interno compare 176 volte la parola "Banca" e neanche una volta la parola "fratellanza", lanciando poi la carta vincente "della manovra fiscale per entrare in Europa", distruttiva per lo Stato. Questa tecnica di usare e manipolare le parole è una strategia molto sottile, basato essenzialmente sulla scarsa memoria umana, che porta a dimenticare determinati dettagli e il senso nascosto delle parole. Quello che dicono oggi lo negano domani, oppure lo negano cambiando le parole, creandosi così l'alibi sul fatto di non aver usato propriamente quelle parole. I giochi di parole manipolano la mente e confondono le persone, infondendo un dubbio che nella maggior parte delle volte viene dissolto e viene equiparato alla dichiarazione più recente.
Stessa confusione si viene a creare quando dinanzi ad un problema strutturale dell'economia si imputa all'una o all'altra parte la responsabilità del dissesto finanziario, con il risultato che l'insultarsi a vicenda conferisce ad entrambi un alibi dinanzi al proprio elettorato.
Parlano dunque al popolo sovrano mediante espressioni e frasi fatte, insultando l'intelligenza di ogni italiano che d'un tratto perde la propria sovranità per divenire un utente della immensa rete mediatica costruita dalle società di comunicazione di consulenza dei politici.
In realtà, invece di andare avanti stiamo andando indietro, sempre più inesorabilmente verso l'ineluttabile, perché gli uomini di Stato, in grado di caricarsi della responsabilità delle proprie decisione non esistono più. Sarebbe troppo chiedere ai nostri generali di prendere in mano la situazione per liberare lo Stato dai guardiani dei banchieri e delle lobbies, ma anche in questo caso non hanno le cartucce per sparare a salve e organizzare un colpo di Stato, non hanno più neanche i soldi per affittare un mezzo, ma solo carte di credito.