Motore di ricerca

12 ottobre 2007

IBM e Google, insieme per costruire la rete globale


Ibm e Google si uniscono per costruire insieme il sistema informativo che rivoluzionerà l'internet così come lo conosciamo: "la rete non avrà confini" . Insieme infatti forniranno risorse in termini di hardware, software e servizi alle più grandi università degli Stati Uniti, sviluppando così il sistema di Cloud Computing, ossia di calcolo parallelo.

I giganti dell'informatica, Ibm e Google, annunciano la loro collaborazione per la costruzione del cloud computing, ossia del calcolo parallelo.
Basato su una tecnica di programmazione utilizzata per elaborare grandi quantità di dati, il lavoro di calcolo viene diviso su centinaia di computer diversi sincronizzati; ogni cloud rappresenta un insieme di macchine che fanno da elaboratori per singole applicazioni, massimizzano così la potenza di elaborazione. Quello che si viene a creare non è altro che una "rete" all'interno della quale verranno immessi i dati delle più grandi Università degli Stati Uniti, come la Carnegie-Mellon University, il Massachusetts Institute of Technology (Mit), la Stanford University, l’Università del Maryland e l’Università di Berkeley , quest'ultima ha già preso parte al progetto di pubblicazione delle lezioni in You Tube.

Ibm e Google si uniscono in quanto l'hardware e il motore di ricerca saranno gli unici strumenti informatici che occorreranno per studiare, lavorare, scambiare beni e servizi, per trascorrere il tempo libero. Insieme, i due colossi, annunciano nuovi metodi di sviluppo software che apriranno nuove frontiere nel cd. Internet sociale, che darà un nuovo volto alla società. Come dichiarato dalle stesse controparti, l'architettura dei computer è cambiata come la stessa capacità della rete, e si è giunti ad un punto in cui è possibile rivoluzionare il modo stesso di interagire con internet, potendo finalmente risolvere problemi sino ad ora di difficile risoluzione: i software basati sulla rete, come i motori di ricerca, il social networking e l’e-commerce, oggi sono ad un livello solo sperimentale e non gestiscono ancora una massa critica di informazioni. Un domani, tuttavia , la rete ospiterà database di intere nazioni, leggi e regolamenti, catasti, registri, dati personale ed economici, e poi dati giudiziari, sanitari, intercettazioni, storico della Centrale Rischi dei debitori. La massa di dati che potenzialmente potrà ospitare è impressionante, e per prepararsi alla nuova era dell'internet globale, occorre preparare la struttura, e una soluzione è quella del calcolo parallelo, in cui i calcoli computazionali sono divisi in frazioni e poi messe contemporaneamente su diversi server . Si tratta sostanzialmente delle medesime tecniche di programmazione parallela utilizzate per analisi scientifiche complesse, quali l’analisi genetica e dei modelli climatici. Samuel J. Palmisano, CEO di Ibm, infatti afferma che "l' obiettivo è preparare i programmatori di domani a creare software in grado di sostenere la crescita della rete globale e miliardi di transazioni sicure ogni giorno”.

Google e IBM sono oggi alleati, uniti in uno strano destino, che porterà nel mondo dell'informazione una rivoluzione, cambiando così anche la nostra vita. Il loro interesse comune, dal quale scaturirà il progetto della nuova rete, è quello di cambiare il mondo dell'informativa, stravolgendo l'intera concezione dell'informatica e dell'internet, che oggi ruota attorno ai personal computer, sul quale poi si innestano software, sistemi operativi e librerie di dati. La sola piattaforma su cui si lavorerà in futuro non sarà il proprio computer, ma l'internet, tale che la rete non avrà più confini. I nostri dati, le nostre informazioni saranno elaborati mediante il nostro computer che fungerà da semplice terminale per poi essere trasmesso e immagazzinato all'interno della rete. I software saranno trasformati in applicativi di siti web che consentiranno di svolgere tutte le ordinarie e attuali funzioni conosciute per i personal computer, con la sola differenza che gli oggetti elaborati resteranno nella rete, magari all'interno di spazi protetti, ma pur sempre inglobati all'interno del web . Pian piano scomparirà la concezione dell'archiviazione dei dati all'interno di dispositivi come DVD, cd, hardisk, anche i videogiochi, la Playstation, scompariranno come applicazioni esterne, per divenire interfaccia virtuali, come sta già avvenendo per delle piccole community di internauti. L'internet del futuro, sostanzialmente, saremo noi che collegandoci saremo il terminale, mentre i server saranno progettati con sistemi di nanotecnologia di immagazzinamento di dati. Gli stessi progetti di condivisione di dati sviluppati da società sconosciute servendosi di enormi server sparsi per il mondo intero, trovano in tale quadro d'insieme un loro ruolo, ossia quello di collaudare la rete intesa come connessione di terminali.
Non a caso, dunque, sono state già avanzate le proposte per scrivere la Magna Charta dei diritti dell'Internet, mettendo al centro di tutto proprio il principio dell'accesso alla rete. Oggi ci stanno dicendo che la rete è il Regno dei Cieli, e dunque che chi vola può dirsi già in Paradiso, in altre parole chi è già all'interno dell'internet è già ad un passo dalla vittoria. In realtà il loro predominio, la loro posizione di controllo sono stati costruiti in questi anni,mattone su mattone, e oggi sono arrivati a creare un enorme centro di calcolo che sarà la base della cybernetica. Il sistema operativo del futuro non sarà più Linux o Windows, ma sarà Google, insieme a tutti gli applicativi che saranno sviluppati, tale che Microsoft, intesa come società che accentra nelle sue mani il controllo del software, non avrà più senso di esistere e la sua frammentazione mediante i progetti di Open Source, porterà al suo inglobamento all'interno del sistema. La rete sarà così un vero e proprio buco nero, che assorbirà informazione da qualsiasi utente o dispositivo ad essa collegato, ma per far questo introdurrà protocolli e regolamenti che faranno pian piano faranno scomparire tutte le minoranze etniche: verrà creato un nuovo vocabolario, il cd. Global English, in cui cesseranno di esistere i linguaggi, i caratteri e le espressioni che la storia ha plasmato all'interno di una cività. Noi tutti perderemo la nostra identità, e per tale motivo è di fondamentale importanza reintrodurre all'interno del sistema giuridico e della carta di internet la parola etnocidio, per identificare il reato di cancellazione dell'etnia, mediante l'eliminazione materiale o solo virtuale della cultura, delle tradizioni e della storia di un popolo.
Lo scenario che si presenta dinanzi a noi è molto pericoloso per la sopravvivenza delle nostre imprese o delle nostre comunità, in quanto solo coloro che saranno in grado di volare più in alto, saranno nel Regno dei cieli, e chi non riuscirà a decollare è destinato a morire. Se prima riuscivamo ad entrare a spintoni all'interno del mondo del lavoro o della società facendo leva anche sui rapporti umani e diretti, un domani non potremo immaginare di contare sulla solidarietà degli utenti , perché saranno dei semplici codici, dei numeri. È possibile tuttavia creare all'interno della rete uno spazio vitale regolamentato da un codice etico, in cui l'economia reale ha una sua immagine virtuale ma non scompare del tutto. Un domani dunque non creeremo Stati, o Repubbliche, ma creeremo delle intranet solidali, dei cyberspazi protetti, dunque cercheremo di fare la Tela. Noi oggi, combattiamo contro tutto questo, contro l'immensità della rete, che è un nemico invisibile, ma non per questo non può ucciderci: la Tela rappresenta la nostra arma, e il nostro obiettivo allo stesso tempo. Difendendo la sovranità dello spazio all'interno della rete, avremo difeso le nostre generazioni future dall'etnocidio dell'internet globale.