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20 ottobre 2008

Trading e fondazioni: il cerchio si chiude


Le organizzazioni umanitarie che innescano scandali e destabilizzazioni dei Governi, spesso non sono nient'altro che un tassello di grandi operazioni riciclaggio internazionale o di truffa finanziaria. Esiste dunque uno stretto collegamento tra un’organizzazione senza scopo di lucro e le entità economiche o politiche, costituito proprio da operazioni finanziarie come i programmi di Trading.Conoscere certi meccanismi consente così di capire il vero scopo delle tante organizzazioni che affollano i programmi di sviluppo di aree regionali in difficoltà, come quella dei Balcani, e che spesso portano avanti anche dei programmi politici e di propaganda.


Le lotte umanitarie e contro la corruzione che innescano scandali e destabilizzazioni dei Governi delle economie di transizione hanno dietro di sé sempre delle organizzazioni solo apparentemente neutrali. Chiedono ad alta voce il rispetto dei diritti umani, creano progetti di lotta contro la corruzione e per la democratizzazione, tutti spesso inondati da fondi e finanziamenti spesso di origine non troppo chiara. Nonostante siano santificate da autorevoli Istituzioni, si tratta di organizzazioni alla mercé dei poteri invisibili che orchestrano la caduta dei Governi, il fallimento delle società o il tracollo pilotato delle Banche. Nel loro settore, sono i re della propaganda internazionale, visto che l'unica arma per eccellenza che possiedono è la menzogna, perchè questa gente sa mentire senza alcun tipo di scrupolo.
Agiscono in piena sicurezza, conoscendo bene le regole e i punti oscuri della burocrazia, e avendo dalla propria parte il riconoscimento delle entità sovranazionali, come le Commissioni della Comunità Europea, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario Internazionale. Ormai gli ambasciatori dei Paesi occidentali sono divenuti degli autentici managers di grandi multinazionali ed entità private, dei promoters che monitorano appalti e privatizzazioni, attuando una propaganda che non è mai fine a sé stessa. Economie in via di sviluppo e Stati che ambiscono all’occidentalizzazione rappresentano le prede più accessibili per innescare grandi operazioni riciclaggio internazionale o di truffa finanziaria. Conoscendo più nel dettaglio il funzionamento di questo tipo di strutture, è possibile capire lo stretto collegamento tra un’organizzazione (apparentemente) senza scopo di lucro e le entità economiche o politiche.

Consideriamo, in particolare, le cosiddette operazioni di Trading che spesso sfuggono all’attenzione degli organi competenti di controllo, data la loro notevole complessità. Innanzitutto esiste la figura principale che viene definita "Program Agent" che non è altro che il proprietario virtuale di una "linea di credito passiva" - dove per passiva si intende una linea di Credito che può essere usata solo accostando un collaterale di garanzia - che un Istituto bancario concede. In secondo luogo, vi è il "proprietario virtuale" o "reale" di un collaterale, titolo che, il più delle volte, viene emesso a fronte del deposito di materie prime presso un Istituto bancario, il quale emette per conto del proprietario degli stessi beni, uno strumento bancario chiamato "Safe Keeping Recipt". Infine, partecipa all'operazione una Fondazione , la quale mette a disposizione del Program Agent progetti a scopo sociale che, teoricamente, dovrebbero dare una facciata di liceità all’intera operazione. Sottolineiamo che i progetti che vengono di solito depositati presso gli uffici fiduciari e le banche Svizzere, non verranno quasi mai finanziati, se non in minima parte.
Veniamo ora al funzionamento nel pratico del Programma di Trading. Il Program Agent, e cioè il proprietario di una Linea di Credito, insieme al proprietario del collaterale, sottoscrivono un Joint-Venture Agreement, che stabilisce l’iter che le due parti devono seguire. Con la ratifica di tale accordo, avviene anche lo scambio della documentazione, ossia la copia del passaporto a colori dei protagonisti a fronte del titolo e dei certificati di autenticità, allegati e contro-firmati da un notaio. Questa operazione di solito viene fatta in territorio svizzero, in quanto è prassi non fare molte domande, ed i notai, previo pagamento, facilmente verbalizzano quanto richiesto. Nel frattempo, il Program Agent firma un altro Joint-Venture Agreement con la Fondazione, la quale, depositando i progetti umanitari per ottenere il finanziamento e dare una parvenza di legalità a tutta l'operazione, percepirà una buona fetta di guadagni dall'intera operazione di trading. È bene sapere che una Fondazione è di solito una ONLUS, ossia entità giuridiche senza scopo di lucro, le quali per statuto non possono ricevere guadagni da operazioni speculative, ma possono solo ed unicamente ricevere donazioni, e spesso derivanti da qualsiasi tipo di attività, anche non lecita.
Spesso tali contratti arrivavano a sfiorare il 200% annuo sulla linea di credito, e ben pochi di questi sono andati a buon fine. Lasciamo a voi immaginare da dove provengono tutti i soldi deviati in tali circuiti, e certo non da attività lecite, anche perché non possono essere portate alla luce in diverso modo, considerando che oltre una certa percentuale di guadagno, si entra nell'area dell'usura e dell'illecito. Tutto questo avviene senza particolari problemi, grazie al tacito consenso degli organi di controllo, i quali intervengono solo quando l’operazione viene scoperta, o per "sanare" il reato con una condanna superficiale e proteggere la gerarchia che sta al vertice.

Conoscere certi meccanismi consente di capire il vero scopo delle tante organizzazioni, più o meno anonime, che affollano i programmi di sviluppo di aree regionali in difficoltà, e che spesso portano avanti anche dei programmi politici. Essendo principalmente delle strutture che fanno da specchio, la loro funzione si riduce alla propaganda e alla manipolazione, piuttosto che ai programmi umanitari, come invece affermano. In secondo luogo, il legame tra banche e fondazioni, spesso create in paradisi fiscali, possono fungere da "punto di accumulazione" di liquidità che può essere utilizzata per altri scopi. Molteplici sono dunque i retroscena di questo mondo politico-finanziario parallelo, rispetto a quello reale, e la loro pericolosità si cela proprio dietro al fatto che non vi sono strumenti per fermare tali meccanismi, se non riparare le disastrose conseguenze. Tangentopoli, privatizzazioni, scalate, fallimenti controllati, e ancora propaganda e manipolazione dell'informazione: questi sono gli eventi a cui assistiamo, avendo dinanzi a noi solo dei poteri invisibili.