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17 luglio 2009

Business e finzione: pacco e contropacco


Aumentano sempre più nella rete gli annunci della vendita di organi sul mercato nero, enfatizzati dal tragico quadro della disoccupazione, della povertà e della pressione dei debiti.In realtà, dietro questi annunci si nasconde la mano di nuove organizzazioni criminali che si muovono sulla rete come veri e propri squali, a caccia di vittime da dilaniare come prede.

Lo spettro della crisi finanziaria è stato senz'altro il grande alibi dell'inquinamento della nostra economia, della nostra società e ora anche dei più bassi fenomeni di criminalità organizzata. Infatti, aumentano sempre più nella rete gli annunci della vendita di organi sul mercato nero, enfatizzati dal tragico quadro della disoccupazione, della povertà e della pressione dei debiti. Sono tante le inserzioni, anche e soprattutto di cittadini italiani, che mettono in vendita i propri organi o parte di esse per poter sopravvivere alla crisi economica, per mantenere la propria famiglia dopo la cassaintegrazione o per uscire dalla povertà. Viene così tracciato un quadro di macabra disperazione, che lascia ad intendere che gli italiani sono arrivati a tal punto, spinti dalla crisi o dal malgoverno. Questo tipo di informazioni, così descritte, sono dei pericolosi missili lanciati contro l'Italia e il popolo europeo, perché nascondono in sé una grande manipolazione. Potremmo anche accettare, per pochi attimi, che gli italiani siano disperati al punto da mettere questi annunci, ma non è assolutamente concepibile affermare che siamo vicini ad "fenomeno di massa dovuto alla crisi".

Recessione o no, il traffico di organi esiste da molti anni e le nuove frontiere della comunicazione hanno offerto alle organizzazioni criminali nuovi strumenti. In realtà, dietro questi annunci si nasconde la mano di nuove organizzazioni criminali che si muovono sulla rete come veri e propri squali, a caccia di vittime da dilaniare come prede. Per mascherare una verità molto più raccapricciante, usano delle finzioni come un vero e proprio "linguaggio mafioso". "Sono un operaio italiano disperato, per arrotondare il bilancio della mia famiglia vendo un rene", "Sono un italiano disoccupato e vivo in povertà, cedo parte del mio fegato", "Ho perso la mia casa e non ho un lavoro, vendo il mio rene": sono questi alcuni dei messaggi che abbiamo trovato lungo la nostra inchiesta, ma riteniamo che, molto probabilmente, dietro quei "click" vi sono davvero delle persone disperate ostaggio di persone senza scrupoli, che continuano ad utilizzarle come merce da gettare nel traffico di organi. Chi ricorre a questi annunci sono senz'altro persone altrettanto disperate che un vero bisogno, e tramite la speranza viene creato un giro che li porta nel Paesi dell'Est.

Qui esistono davvero dei giovani ragazzi senza speranza e senza futuro che cercano di sopravvivere a questa situazione: in questi paesi si può acquistare illegalmente un rene per 20.000 euro, e naturalmente gli avvoltoi sono li a mercanteggiare. Ci sono casi di persone che hanno pagato 150.000 euro per avere un rene, che era stato venduto per disperazione per soli 8 mila euro, massimo 13 mila euro. Gli annunci sono tra i più disparati, ma tutti vendono organi per povertà, molti tra loro sono studenti: basta un cellulare e una serie di annunci farsa , per poi raccontare la storia di "un amico che può farlo e costa di meno". Dilaga così sempre più la truffa che potrebbe ancora portare a scoprire che il rene non esiste, ma possono indurre una persona in fin di vita a vendere tutto ciò che ha per avere un'opportunità di sopravvivenza. I procacciatori sono i faccendieri senza scrupoli, imprenditori falliti, oppure emigranti stanchi di fare gli schiavi e si sono dati al business: l'obiettivo è quello di irretire delle persone in fin di vita, fingendo che siano poveri italiani senza lavoro. Questa è una grande falsità, che denigra un popolo e nasconde il dramma di Paesi che, nonostante sia giunta l'Europa in casa loro, resteranno sempre "carne da macello". Preso il bottino poi spariscono, tanto nessuno può andare alla polizia a denunciare "una truffa mentre voleva comprare un organo". E così gli annunci italiani, già captati da alcuni media esteri - che tanto sguazzano sulla cronaca italiana - in realtà sono una falsa commedia che serve solo ai rifiuti umani di questa società corrotta dal denaro.