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20 dicembre 2009

L'Emirato islamico dell'Afghanistan vive su Internet


Kabul - Nonostante la censura degli americani, i talebani sono ancora online con il sito Internet dell'Emirato islamico dell'Afghanistan. La "Voce della Jihad", la "guerra santa" contro gli infedeli occidentali, è infatti reperibile attraverso alcuni siti Internet non ancora oscurati dai servizi statunitensi. I talebani, infatti, sono costretti a cambiare continuamente indirizzo Dns (domain name system), a causa dell'oscuramento da parte dei servizi di intelligence occidentali. Sul sito alemarah.info, aggiornato da Helmand, nell'Afghanistan meridionale vicino a Kandahar, al confine con il Pakistan, i seguaci del mullah Omar e di Bin Laden continuano a proclamare la guerra santa contro l'invasore occidentale, ed a comunicare i loro successi.

Ieri, ad esempio, hanno annunciato che i mujahedeen hanno distrutto 5 carri armati degli "invasori" nei distretti di Nad Ali e Now Zad della provincia di Khanshin, e che 5 militari britannici sono stati feriti dall'esplosione di una bomba nel distretto di Sangeen vicino a Shakar Shilia. I talebani rivendicano anche la distruzione di due carri armati della Nato nel distretto di Bakwa, appartenente alla provincia di Farah, di due blindati della polizia nei distretti di Gailan e Andaro nella provincia di Ghazni, e di due tank statunitensi colpiti da un razzo nell'area di Khaiwa nel distretto di Nangarhar, avvenuta sabato notte, oltre all'uccisione di 14 soldati dell'esercito afghano a Kunduz. Nonostante l'impegno delle forze Nato e degli Usa, i talebani continuano a cambiare l'indirizzo del loro sito Internet "ufficiale", utilizzando la Rete per pubblicizzare i loro successi militari, e per incitare alla guerra contro l'Occidente. Non ci sarà da stupirsi se presto sbarcheranno anche su Facebook.