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11 aprile 2011

Intervista a Jonathan Levy: Seselj presto libero

Un'intervista rilasciata per l'Osservatorio Italiano da Jonathan Levy, avvocato di grande esperienza in campo internazionale nonchè membro della Internationl Criminal Bar (ICB), e dunque tra gli esperti più autorevoli nel settore del diritto internazionale. Levy sta seguendo, come parte del team legale della difesa, il processo contro Vojislav Seselj dinanzi al Tribunale dell'Aja. In tale occasione, egli conferma ancora una volta la sua previsione espressa già un paio di anni fa, secondo cui Vojislav Seselj sarà definitivamente scagionato dopo otto anni di processo. Levy sta conducendo anche il caso Alperin, con una causa aperta contro lo IOR, accusato di aver cooperato durante la Seconda Guerra Mondiale con l'ordine Francescano fino al 1945 e così con il regime ustasha, consentendo la sparizione e il riciclaggio del denaro sottratto a serbi, ebrei, ucraini internati in campi di concentramento.

Qual è il suo parere in merito alla formazione del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja e così alla sua legalità come entità giuridica?
All'ONU e agli Stati Uniti serviva uno status quo, di fatti America ed Europa utilizzano l'ONU solo quando conviene a loro, come nel caso della frantumazione della Jugoslavia. Tuttavia, quando si rivela essere uno strumento scomodo, gli USA si astengono da ogni commento, come nel caso della Corte Internazionale per i Crimini. Questi sono dei veri e propri doppi standard.

Nella storia abbiamo avuto vari esempi di Tribunali internazionali per i crimini di guerra, che si basano su di una giurisdizione speciale per individuare i reati, codificati in fretta, facendo riferimento solo al diritto internazionale. Secondo molti sarebbe stato opportuno adottare un approccio 'universale' per i cittadini di tutti i Paesi membri, in quanto le norme lasciano un'incredibile discrezionalità ai giudici , perdendo sin dall'inizio l’obiettivo della giustizia divenendo strumento politico. Lei spiega tutto questo?
E’ molto semplice. I tribunali dell'ONU sono stati imposti dalle grandi potenze per i piccoli Paesi, in cui i grandi poteri non vogliono che le stesse Nazioni Unite agiscono a loro favore.

Lei crede che formazione della ICTY sia in contraddizione con il diritto internazionale?
Cos'è il diritto internazionale? Alcuni dicono: "Il diritto internazionale è quella legge a cui i malvagi non obbediscono e che i giusti non rispettano". Io invece dico: "Il diritto internazionale è per coloro che non sono abbastanza potenti per evitarlo". L'ex Yugoslavia non poteva evitare l`imposizione della legge internazionale.

Il caso contro il leader del Partito Radicale, Vojislav Seselj, è in assoluto un record mondiale per la durata della procedura e per aver imposto una detenzione senza alcuna prova e senza un capo d'accusa chiaro. Nel corso della sua esperienza ha mai visto nulla di simile? Crede che vi siano delle retrovie politiche?
Il caso Seselj mostra le incompetenze dell'ICTY. Otto anni per portare avanti un processo?E' uno scherzo. Poi il Partito Radicale è sempre stato un movimento politico non una milizia. L'SRS non è mai stato coinvolto nel comando e nel controllo delle forze armate.


Seselj è accusato per i crimini commessi contro i non-serbi in Croazia, Vojvodina e Bosnia dal 1991 al 1993. Tuttavia la sua accusa è stata cambiata un paio di volte. Può dirci esattamente per quali motivi viene processato?
E` molto semplice. Seselj è un nazionalista serbo e questo e un crimine agli ochi della UE. L'ICTY non ha alcuna prova reale contro di lui e questo lo sanno già tutti.


Nel corso del processo, Seselj ha chiesto un risarcimento danni di 10 milioni di euro e ha ribadito tale richiesta al Consiglio del Tribunale. Può dirci qualcosa di più?
Posso dirvi che Seselj ha già iniziato la sua richiesta di risarcimento dei danni. La minaccia dell'ICTY è reale e credibile.


Quella stessa Corte di Giustizia Internazionale che si è rifiutata di incriminare i leader della NATO e dei loro alleati per i numerosi crimini di guerra compiuti durante l'aggressione della Jugoslavia nel 1999, ora intende aprire un processo contro il leader libico Gheddafi. A suo parere, questa corte simboleggia la lotta contro i regimi "dittatoriali"?
Gheddafi non è più criminale di Bush o di Obama, e in questo senso forse anche meno, perchè come capo di Stato combatte per una insurrezione interna. La questione libica è una questione interna. Gheddafi è accusato di aver bombardato i libici e, a quanto pare, sia la NATO che gli USA stanno per fare la stessa cosa.


Entro il 2012 deve essere completata la maggior parte dei casi previsti a L'Aja, mentre i ricorsi devono essere completati entro la fine del 2014. Intanto l'ICTY perde quasi tre dipendenti ogni cinque giorni, e tutti cercano una maggiore sicurezza in altre istituzioni, come ha avvertito l'ex giudice Patric Robinson. Qual è la sua opinione a tal proposito?
Purtroppo, c'è molta disoccupazione in Serbia e in Bosnia, ma lì non mancano le persone che possono lavorare per l'ICTY.


Quando ci si può aspettare la fine del processo di Seselj e la sua liberazione?
Spero che Seselj venga deliberato molto presto, ma tutto è nelle mani del corroto ICTY.